Napoli, 13 giugno 2011 – Sono scesi in strada. Hanno protestato. Talvolta pacificamente, talvolta no. Hanno bloccato il traffico spargendo rifiuti in strada. Hanno dato fuoco ai cassonetti dando vita ad una vera e propria guerriglia. Ma nonostante le continue rivolte dei suoi residenti, il quartiere di Fuorigrotta è ormai in ginocchio a causa dell’emergenza rifiuti. I cumuli di pattume non rimossi continuano ad invadere strade e marciapiedi. Il cattivo odore pervade tutta la zona. Ma stavolta i cittadini non protestano. La rassegnazione ha preso il sopravvento e la delusione è tanta. Un po’ di tempo fa, infatti, sembrava che si volesse dar vita ad un piano di rivalorizzazione di Fuorigrotta. A smuovere le coscienze soprattutto la presenza dello stadio San Paolo che dovrebbe rappresentare un biglietto da visita, almeno calcistico, della città. Ma l’entusiasmo è durato poco ed oggi la cartolina del quartiere è questa: contenitori della raccolta differenziata riempiti con immondizia di ogni genere; il primo piano della sede dell’Asl che affaccia su un cumulo di pattume alto due metri. La situazione non cambia nemmeno in prossimità dei complessi scolastici e mina anche il commercio e non solo a Fuorigrotta. Ad essere ancora sommerse dai rifuti sono anche Pianura, dove la situazione, tra alti e bassi, è pressochè la stessa del 2008. Soccavo e Pozzuoli dove via Campana è ormai una discarica a cielo aperto.
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